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sabato 10 gennaio 2009

Spider-Man incontra Barack Obama

Con la scusa che sarebbe costituzionalmente inopportuno, Barack Obama non dice assolutamente nulla su quello che sta succedendo a Gaza e spera che Israele finisca il lavoro sporco prima che inizi il mandato presidenziale.
Nel frattempo Obama non si fa sfuggire neanche un'apparizione fumettistica e dopo l'incontro Savage Dragon il turno della stretta di mano toccherà a Spider-Man. L'incontro avverrà la settimana prossima su The Amazing Spider-Man 583, un numero che per l'occasione avrà più pagine di fumetto (oltre alla classica storia di 22 pagine ci sarà un racconto breve dedicato all'inaugurazione della presidenza) e uscirà con due copertine (in alto c'è la variant Obama a tiratura limitata).
Da Newsarama

Asterix continuerà dopo la morte di Albert Uderzo

Il settimanale Livres Hebdo ha reso noto che dopo la morte di Albert Uderzo la casa editrice Hachette pubblicherà fumetti di Asterix realizzati da nuovi autori. Il disegnatore Albert Uderzo ha creato la serie nel 1959 assieme allo sceneggiatore René Goscinny e, da quando quest'ultimo è morto nel 1977, si è occupato anche dei testi delle storie.
Al momento Uderzo sta realizzando un nuovo fumetto di Asterix che uscirà in ottobre in occasione del cinquantesimo compleanno del personaggio.

Va detto che i fumetti di Asterix firmati da autori diversi da Goscinny e Uderzo non sono una novità assoluta.
Nel 2007 è uscito Astérix et ses amis, un'opera collettiva alla quale hanno partecipano tra gli altri Manara, Loustal, Immonen, Guarnido, Vance & Van Hamme, Zep, Arleston, Mourier, Tarquin, Baru, Dany, Tibet, Achdé & Laurent Gerra.

Sopra: Asterix di Loustal.

Sotto: Asterix di Zep.



E poi ci sono gli omaggi non ufficiali.

Come questa vignetta tratta da L'affaire Le Chat di Philippe Geluck. Al tradizionale banchetto partecipano Obelix, Corto Maltese, Lucky Luke, Tintin, un puffo e altri personaggi. [da Dans la bulle]

O questa illustrazione di Alberto Ponticelli.

venerdì 9 gennaio 2009

Tintin è gay?

Tintin è un giovanotto biondo e sbarbato che indossa pantaloni buffi, ha un cagnolino batufoloso, un amico marinaio di mezza età, l'unica volta che ha pianto è stato per un maschio e ha solo due amiche donne.
"E vorreste raccontarmi che non è gay?", si domanda Matthew Parris sul Times.
L'articolo sul personaggio di Hergé ha fatto il giro del Mondo e in Italia ne hanno parlato Guido Tiberga (su La Stampa; "hanno dato dei gay a Batman & Robin, a Blake & Mortimer, persino al povero Pippo. Ci mancava solo Tintin."), Gianfranco Goria (su AFNews) e Monica Mondo (in prima pagina su L'Osservatore Romano).

Daisy Kutter di Kazu Kibuishi (recensione)

Daisy Kutter - L'ultimo treno
scritto e disegnato da Kazu Kibuishi
pubblicato da ReNoir
192 pagine, b/n, brossurato
12 euro

Daisy Cutter, ovvero taglia margherite, è il nomignolo affettuoso dato dai soldati americani alla BLU-82, una bomba potentissima testata in Vietnam e assurta agli onori della cronaca durante la recente guerra in Afghanistan. Il nome Daisy Kutter quindi la dice lunga sul caratterino della protagonista di Daisy Kutter - L'ultimo treno di Kazu Kibuishi, una ex rapinatrice che ha appeso la pistola al chiodo per diventare una tranquilla commessa in un emporio del selvaggio e tecnologico west.


La ragazza ha deciso davvero di ritirarsi? O la attende un ultimo assalto al treno? Kibuishi ci racconta l'ovvia risposta in un fumetto d'azione del filone steampunk che mescola temi e paesaggi del genere western (la partita a poker, la rapina al treno, il villaggio di frontiera e così via) con robot da fantascienza (Guerre stellari e Robocop).
Kibuishi costruisce una trama semplice e snella (implicitamente lo fa dire ai personaggi del fumetto a pagina 69) per poter dare spazio alla caratterizzazione di Daisy, memorabile tanto sul piano estetico quanto su quello caratteriale, al rapporto fra la ragazza e l'ex compagno e alle scene d'azione.


Nato a Tokyo ma residente negli Stati Uniti (su Wikipedia si legge addirittura che è di nazionalità americana), Kibuishi ha uno stile che non ha niente a che vedere con i manga: costruisce tavole ordinate e senza sfondamenti, non disegna mai le linee di velocità e completa i disegni con le mezzetinte di grigio stese con Photoshop (una cosa che nei manga non si vede mai). Il suo stile ha origini diverse: Kibuishi ha compiuto studi scolastici nel campo dell'animazione, ha lavorato per un breve periodo in uno studio d'animazione, fra i suoi artisti preferiti cita Hayao Miyazaki e per le antologie Flight ha coordinato e supervisionato autori della Pixar e della Dreamworks.


In pratica Daisy Kutter è l'esempio perfetto di come sarebbe un film della Pixar se fosse realizzato nella forma del fumetto. E' un fumetto dalla lettura agile (forse a tratti un po' prevedibile: l'esito della partita a poker è scontato) che si rivolge a un pubblico di quasi tutte le età (direi dai 10 anni in su). L'uso della decompressione, che come detto va a scapito di un'elaborazione complessa della trama, è ponderato e nasce dall'esigenza di costruire sequenze d'azione molto efficaci.
Daisy Kutter è una lettura divertente che si fa apprezzare soprattutto per il talento grafico di Kazu Kibuishi, un autore le cui tavole vanno assolutamente ammirate.

Ringraziamenti: www.libroteka.it

Daisy Kutter: copertine, tavole e illustrazioni.
Il sito di Kazu Kibuishi.
Il sito di ReNoir.

La fine di Monipodio!


"In Italia esiste una realtà grafico-editoriale seconda a nessuno. Si tratta del progetto Monipodio, che vive e cresce a Bolzano. Lontano dalle beghe da piccoli bottegai che agitano il mondo del fumetto italiano questi ragazzi hanno dato vita a un qualcosa davanti a cui levare tanto di cappello per rigore concettuale, coerenza stilistica e spessore culturale." [dalla recensione di Alessandro Bottero su Fumetti di Carta]

Armin Barducci ha parlato della fine della rivista Monipodio! in un'intervista rilasciata a Luca Vanzella del sito Comicus.it:
"In questi anni sono successe parecchie cose. Monipodio! è stato anche per alcuni di noi una piattaforma per lanciarsi nell'editoria ufficiale (ahi, ahi, ahi). In questi due anni di nulla (non nullafacenza, ma un nulla organizzativo) si sono sottolineate le varie divergenze di vedute sul progetto in sé. Ognuno della redazione usava Monipodio! per scopi diversi. Questa diversità di vedute e di approcci ha cominciato a pesare molto sulla serenità del gruppo. C'è chi l'ha percepita di più, chi meno. Ad un certo punto non si è più in grado di affrontare l'ennesimo compromesso. Quindi, in amicizia, basta così. Il progetto finisce qua."

L'intervista è interessante anche perché Barducci parla di autoproduzioni e racconti grafici collettivi e ripercorre la storia della rivista.

Hannes Pasqualini, co-fondatore di Monipodio!, ha preso spunto dall'intervista per scrivere un articolo nel suo blog (dal quale ho rubato l'immagine in alto).

giovedì 8 gennaio 2009

Haiku a fumetti

"Un haiku (...) è un componimento poetico di tre versi caratterizzati da cinque, sette e ancora cinque sillabe. È una poesia dai toni semplici che elimina i fronzoli lessicali e le congiunzioni e trae la sua forza dalle suggestioni della natura e le sue stagioni. L'haiku fu creato in Giappone nel secolo XVII e deriva dal tanka, componimento poetico di 31 sillabe che risale già al IV secolo. Il tanka è formato da 5 versi di 5-7-5-7-7 sillabe rispettivamente. Eliminando gli ultimi due versi si è formato l'haiku. Per l'estrema brevità richiede una grande sintesi di pensiero e d'immagine. Tradizionalmente l'ultimo verso è il cosiddetto riferimento stagionale o kigo, cioè un accenno alla stagione che definisce il momento dell'anno in cui viene composta o al quale è dedicata. Soggetto dell'haiku sono scene rapide ed intense che rappresentano, in genere, la natura e le emozioni che esse lasciano nell'animo dell'haijin (il poeta). La mancanza di nessi evidenti tra i versi lascia spazio ad un vuoto ricco di suggestioni, quasi come una traccia che sta al lettore completare." [da Wikipedia]

Da ieri il blog Haiku a fumetti ha lanciato l'idea di fare... haiku a fumetti (cos'altro?).

"Tre versi, 17 sillabe.
Questo è il metro della più famosa forma poetica giapponese, l’haiku.

Tre tavole, 17 vignette.
Questo è quello che ci vuole per trasporli.

O almeno, questa è la sfida che vi voglio lanciare."

Datevi da fare!

Sito di haiku

Daisy Kutter: copertine, tavole e illustrazioni

E' arrivato nelle fumetterie il volume Daisy Kutter di Kazu Kibuishi, già presentato dalla casa editrice ReNoir a Lucca 2008.
Per l'occasione vi propongo una galleria con le copertine originali, alcune illustrazioni e le prime pagine del fumetto.

Nel sito Bolt City trovate una galleria di omaggi al personaggio e altre cose interessanti.

Il sito di ReNoir.

Sotto: le quattro copertine della miniserie pubblicata negli Stati Uniti dall'agosto al novembre 2004. La prima è stata scelta come copertina del volume della ReNoir.






Sotto: le prime cinque tavole.







Copertina dell'edizione in volume pubblicata negli Stati Uniti dalla Viper Comics.

Omaggio di Jon "Uloo" McNally.

Anteprima italiana di Secret Invasion

In febbraio Panini pubblicherà il primo numero della miniserie Secret Invasion scritta da Brian M. Bendis e disegnata da Leinil Yu. Il fumetto durerà otto numeri e ci terrà compagnia per tutto il 2009.
Sotto ci sono le prime cinque tavole per primo numero.





Ballata per Fabrizio De Andrè. Un ricordo per Faber in forma di musica, parole e disegni.

Comunicato stampa

Ballata per Fabrizio De Andrè.
Un ricordo per Faber in forma di musica, parole e disegni.

VENERDI' 9 GENNAIO 2009 - ORE 22 - EDEN CAFE' (Via 15 Luglio) TREVISO

I "Les Artoys" suonano De Andrè (http://www.myspace.com/lesartoys)
"BeccoGiallo" rilegge De Andrè. (http://www.beccogiallo.it)

Una serata a base di musica, parole e disegni, un evento dedicato a De Andrè in occasione della pubblicazione del libro "Ballata per Fabrizio De Andrè" di Sergio Algozzino (BeccoGiallo).
Nel 10° anniversario dalla sua scomparsa, l'Ass. Fumetti in TV, BeccoGiallo e Eden Cafè ricordano così il grande Faber.

Bocca di Rosa, Don Raffaè, il Bombarolo, Carlo Martello, Piero, Michè e poi ancora un Gorilla, un Medico, un Nano, un Giudice, un Pescatore: che cosa succede se i personaggi delle canzoni di Fabrizio De Andrè prendono magicamente vita per raccontarci in prima persona - dal loro privilegiato punto di vista - il loro stesso indimenticato creatore?
Nel corso della serata si potrà acquistare il libro a fumetti con il 40% di sconto!


mercoledì 7 gennaio 2009

Lo scontro quotidiano di Manu Larcenet (recensione)


Nel 2007 la casa editrice Coconino Press ha pubblicato il volume Lo scontro quotidiano di Manu Larcenet, autore francese ancora poco noto in Italia ma meritevole come pochi di essere scoperto e apprezzato.
Lo scontro quotidiano di cui parla Larcenet nel suo fumetto è la continua e sfibrante battaglia di Marco con il suo male di vivere. Il protagonista è un giovane fotografo volontariamente disoccupato che deve fare i conti con un disagio e un'insicurezza tali da averlo costretto a fuggire in campagna per nascondersi dai rapporti interpersonali.
Larcenet descrive l'incapacità di Marco di costruire o sviluppare le relazioni con i genitori, il fratello (col quale si trova bene ma ha comunque dei piccoli e significativi attimi di black out), la fidanzata e chiunque altro. Ma soprattutto racconta i tentativi, anche fruttuosi, di reagire e aprirsi all'amicizia, all'affetto e all'amore e di riavvicinarsi alla fotografia.
Uno dei grossi problemi di Marco, e un elemento che contribuisce a rendere affascinante l'opera, è la sua incapacità di comprendere lo spirito del tempo contemporaneo. Vive in una Francia che non ha risolto i problemi di integrazione delle minoranze covati a lungo (fin dalla Guerra d'Algeria, significativamente citata in modo importante) ed esplosi in occasione del ballottaggio fra Jacques Chirac (destra) e Jean-Marie Le Pen (estrema destra). Assiste ai prodromi del declino industriale che negli anni successivi verrà accentuato dalla rapida ascesa della Cina. Viene travolto dalla perdita della memoria dovuta ai ritmi e ai cambiamenti vorticosi della contemporaneità.


E' importante sottolineare che durante l'opera Larcenet alterna due stili differenti. Nella maggior parte delle tavole i personaggi sono disegnati in modo caricaturale e hanno il naso a patata come Asterix; inoltre l'autore usa solo le nuvolette di dialogo (non ci sono mai nuvolette di pensiero e didascalie). In alcune occasioni le sequenze disegnate in stile umoristico sono interrotte da una pagina in bicromia realizzata con uno stile realistico (dove non ci sono mai nuvolette di dialogo ma solo didascalie).
Probabilmente la spiegazione di queste scelte stilistiche sta nel fatto che Lo scontro quotidiano è un fumetto parzialmente autobiografico. L'impressione è che Larcenet provi pudore nel mettersi a nudo e raccontare la propria vita in modo diretto e esplicito. Lo stile caricaturale, e il ricorso a un personaggio di fantasia, potrebbe essergli servito da mediazione per riuscire a fissare le idee sui fogli di carta, mentre le pagine disegnate in stile realistico potrebbero essere le pagine nelle quali i suoi pensieri sono emersi con più forza.


Ne Lo scontro quotidiano Manu Larcenet riesce a delineare un personaggio memorabile, complesso e combattuto che, nonostante le sue nevrosi, tenta di lottare per trovare e affermare la sua individualità senza omologarsi. E' significativo l'episodio della mostra fotografica. A dispetto del suo nume tutelare che cerca la rottura a tutti i costi con il passato, Marco punta sulla semplicità, sul ricordo e sulla memoria e decide di fotografare i vecchi colleghi di suo padre, affermando così la sua personalità sia nel macrocosmo artistico sia nel microcosmo del rapporto con il padre e i suoi amici.

Il libro della Coconino contiene due distinti capitoli che in Francia sono stati pubblicati separatamente. Prossimamente la casa editrice bolognese pubblicherà il secondo e conclusivo volume (con i capitoli n. 3 e 4).

Ringraziamenti: www.libroteka.it

Sito di Manu Larcenet.
Sito di Coconino Press.

Panini Comics Impact il 7 febbraio. Incontri con autori e supervisori


Nella nuova newsletter di Panini Comics Marco M. Lupoi ha parlato di Panini Comics Impact 2009, una serie di incontri con autori e supervisori che si terranno il 7 gennaio 2009 in diverse fumetterie e librerie sparse per l'Italia, e di Secret Invasion e Wolverine, i due fumetti sui quali la casa editrice punterà di più nella prima metà del 2009.
In occasione dell'uscita del film X-Men Origins: Wolverine in aprile, Panini Comics ha preparato diverse iniziative fra cui l'esordio della saga Old Man Logan di Mark Millar e Steve McNiven sul mensile Wolverine e la pubblicazione in volume delle miniserie Wolverine: Origins di Paul Jenkins, Bill Jemas e Andy Kubert e Logan di Brian K. Vaughan e Eduardo Risso.

Dalla newsletter Panini Comics del 7 gennaio 2009:
(...) E’ tutto? Assolutamente no, ma per ulteriori news, Marvel e non solo, l’appuntamento è per il Panini Impact il 7 febbraio! Esatto, dopo molti anni, torna l’evento che coinvolge una serie di grandi fumetterie in giro per l’italia, e lo staff Panini Comics al gran completo, con annessi e connessi. Le città interessate quest’anno saranno Palermo, Roma, Perugia, Firenze, Modena, Genova, Padova, Bergamo, Torino e Milano (cui parteciperò personalmente) e se vivete in questi luoghi o nei dintorni non mancate a quello che sarà il primo grande evento promozionale e di coinvolgimento tra redazione e lettori del 2009…
Fino ad allora… ad maiora…. E buon 2009 a tutti!
MARCO M. LUPOI

Riprendiamo l’intervento di MML per pubblicare in anteprima il calendario completo dell’iniziativa IMPACT 2009!

TORINO
Libreria del Centro
Via Lagrange, 15 (Palazzo Rinascente IV Piano) - Tel. 011535027
Con Marco Ricompensa e Alfio Buscaglia
GENOVA
Il Mondo del Fumetto
Corso Gastaldi, 163 H-K-J - Tel. 0105298969
Con Cristiano Grassi e Maurizio Rosenzweig
MILANO
SuperGulp Milano
Ripa di P.ta Ticinese, 51 - Tel. 028372216
Con Marco Marcello Lupoi
BERGAMO
Pan Megastore
VIA Don Luigi Palazzolo, 32
Con Max Brighel e Giancarlo Olivares
PADOVA
Comiclands
Via Jappelli, 9 - Tel. 049650755
Con Mattia dal Corno e Marco Checchetto
MODENA
Modena Fumetto
Viale Monte Kosika, 198 - Tel. 059230783
Con Simon Bisi, Elena Zanzi e Matteo Losso
FIRENZE
Al Fumetto
Via Giovanni da Montorsoli, 55 - Tel. 055717049
Con Alessandra Marchioni, Leonardo Raveggi, Roberto Recchioni e Matteo Cremona
PERUGIA
StarShop Perugia
Via San Galigano, 35 - Tel. 0755847772
Con Luca Scatasta e Giorgio Lavagna
ROMA
Casa del Fumetto
Via Gino Nais, 19/29 - Tel. 0639749003
Con Giuseppe Guidi, Paolo Pederzini e Carmine DiGiandomenico
PALERMO
PanStore Palermo - SPQP
Via Siracusa,22- Tel. 09161111162
Con Andrea Rivi e Andrea Mutti

Lucky Luke su iPhone



L'ultimo volume di Lucky Luke intitolato L'Homme de Washington (73esimo della serie, terzo realizzato da Laurent Gerra Achdé) è stato pubblicato in contemporanea nel classico formato album cartonato e su iPhone. In questo sito c'è una breve galleria di immagini ed è possibile acquistare e scaricare la versione per iPhone.
Da AFNews

martedì 6 gennaio 2009

War Heroes 1 in rete

Nel sito Newsarama trovate il primo numero della serie War Heroes della Image.
Lo scrittore è Mark Millar, conosciutissimo grazie a Civil War, Wanted e alle prime due stagioni di Ultimates. Nel 2008 ha scritto per la Marvel le serie Fantastic Four (Panini ha iniziato a tradurre le sue storie da due mesi), Wolverine e 1985 e ha ideato Kick-Ass (disegni di John Romita Jr.) e War Heroes.
Ai disegni c'è Tony Harris, apprezzato in particolare per Starman e Ex Machina e visto di recente su Spider-Man: Da un grande potere.

lunedì 5 gennaio 2009

Anna Tatangelo diventa un manga

L'unica cosa che so di Anna Tatangelo è che il pubblico del Festival di San Remo l'ha coperta di fischi quando ha urlato "Gigi ti amo" al termine della sua esibizione. Poco ma buono.
Fra lei e il fidanzato Gigi D'Alessio ce n'è abbastanza per fare uno shojo manga: è quello che ha pensato Matteo Principe che nel suo sito ha disegnato la versione shojo manga della cantante.
Una cosa non è chiara: si tratta di un semplice disegno da regalare a Anna Tatangelo oppure Principe farà un vero e proprio fumetto rosa-musicale?
Da Cartoons di Supereva

Manu Larcenet in fuga dalla comic mafia di Parigi

Qualche tempo fa la rivista D di Repubblica ha pubblicato un articolo di Laura Piccinini su Lo scontro quotidiano di Manu Larcenet.
Estrapolo un pezzettino sulla comic mafia (!!!) di Parigi:
"Adesso di anni ne ha 39, quindi per le tabelle italiane è un giovane autore, ma a sentirlo raccontarsi - e a contare i suoi più di cinquanta volumi pubblicati - è come se avesse vissuto due volte, se non tre. Vita vera, disegnata, raccontata all'analista. In più si è autoesiliato in campagna come fanno gli autori arrivati e stufi, dalle banlieue al Beaujolais: "Ragioni famigliari", dice lui, ma non convince. Qualcuno del suo ambiente professionale rivelerà poi, con preghiera di non scriverlo, che Manu Larcenet è dovuto scappare anche per evitare la guerra che pare gli abbiano "velatamente" dichiarato i colleghi rivali, perché se sei troppo bravo ti ritrovi una di quelle spedizioni di avvertimento nello studio per farti capire che non devi rovinare la piazza ad altri. Prova che in quel paradiso dei fumettari che è Parigi aleggia la lobby della "comic mafia"."
Nel blog di Fabio Lai trovate le scansioni delle pagine con l'articolo.

domenica 4 gennaio 2009

Ma non chiamatelo Popeye!


Qualche giorno fa ho dedicato una notizia alla scadenza del diritto d'autore su Popeye, il celebre marinaio creato da Elzie Segar.

Come detto, dall'1 gennaio 2009 i fumetti di Segar non sono più protetti dal diritto d'autore, quindi chiunque può ristamparli e realizzare nuovi fumetti con il personaggio Popeye.
C'è però un altro aspetto della questione che non avevo affrontato nell'articolo precedente. "Popeye" non è più tutelato dal diritto d'autore ma rimane pur sempre un marchio registrato.

In Italia "il marchio è il segno distintivo che gli imprenditori possono apporre, e di regola appongono, sui prodotti che mettono in commercio. (...) Il marchio può essere emblematico, ossia costituito da una immagine (...), numerico o denominativo." [da L'imprenditore di Francesco Galgano]

Presso l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi sono stati depositati diversi marchi relativi a "Popeye" e "Braccio di Ferro".
Fra i marchi "Popeye" registrati presso l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi ce n'è uno che "consiste nella raffigurazione umoristica di un uomo con abiti di tipo marinaro, con pipa in bocca e avambracci tatuati, sotto la parola popeye in caratteri maiuscoli".
Quindi il marchio Popeye è sia emblematico (il disegno del marinaio) che denominativo (la scritta Popeye).

Onestamente non sono in grado di dire quanto è estesa la tutela del marchio Popeye.
Ci sono tre punti controversi:
- l'uso della parola Popeye in copertina;
- l'uso dell'immagine di Popeye in copertina;
- l'uso della parola Popeye all'interno dei fumetti inediti.

Secondo me è possibile utilizzare la parola Popeye almeno all'interno dei fumetti inediti. Non so invece che risposta dare ai problemi dell'uso della parola e dell'immagine in copertina.

Non resta che attendere come si comporteranno gli editori (se qualche editore deciderà di pubblicare Popeye) e come reagirà il titolare del marchio.

Rat-Man inedito sul Corriere della Sera

Il 27 dicembre 2008 nelle pagine milanesi del Corriere della Sera è stato pubblicato un fumetto inedito di Rat-Man scritto e disegnato da Leo Ortolani. Si intitola Buone fette e per leggerlo non dovete fare altro che cliccare sull'immagine.
[dal sito di Rat-Man]

Vedi anche:
Articolo su Rat-Man.

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